Come fondare una startup di successo: tutti gli step

Data ultima modifica: 15/04/2025

Indice

    Dall’idea al lancio sul mercato, la genesi di una startup è il frutto di un percorso ambizioso e complesso che può portare a grandi successi, ma che richiede anche una serie di ragionamenti essenziali sui quali far poggiare la giusta strategia.

    Insomma, i fattori che un neo-imprenditore deve tenere presente sono tanti, in uno scenario generale che, sulle prime, può lasciare disorientati per i numerosi aspetti di cui tenere conto e per le tante decisioni, anche difficili, che ci si trova a dover prendere in corso d’opera.

    La guida pratica che segue ha l’obiettivo di semplificare il processo, offrendo una panoramica chiara e concisa dei principali step da seguire per trasformare un’idea in un’impresa di successo.

    La definizione e la validazione dell’Idea

    Tutto parte da qui, dall’intuizione iniziale che un bravo imprenditore deve saper definire chiaramente e trasformare nell’identità del prodotto o del servizio che la startup proporrà sul mercato.

    In questo caso, i caratteri di bontà e di innovazione dell’idea non sempre sono sufficienti: spesso ci si innamora di lei, dimenticando di verificare se ha gli elementi per risolvere un problema reale o per soddisfare un’esigenza specifica e una domanda del mercato per il prodotto o per il servizio che vi sottende. Prima di procedere, pertanto, può essere utile compiere questi due passaggi:

    • La ricerca di mercato: chi sono i potenziali clienti? Esistono concorrenti che offrono soluzioni simili? Quali sono i trend del settore? Sono tutte domande da fare a se stessi e da porre a un campione che potrebbe rappresentare il target ideale dell’oggetto sul quale la startup si fonda.
    • La creazione dell’MVP (Minimum Viable Product): un modo efficace per validare un’idea è sviluppare un MVP, ovvero una versione minima del prodotto che contenga le funzioni essenziali per testare il mercato. Ciò permetterà di raccogliere feedback reali dai clienti e apportare miglioramenti prima di investire ulteriormente.

    La creazione del business plan

    Una volta validata l’idea, è il momento di sviluppare un business plan dettagliato che, non solo servirà come mappa di orientamento, ma sarà anche fondamentale quando arriverà il momento di cercare investitori o finanziamenti. Un business plan ben strutturato include:

    • La descrizione dell’azienda: che cosa farà la startup? Quali sono la sua missione e la sua visione?
    • L’analisi di mercato: sarà molto utile inserire nel piano i risultati della ricerca di mercato effettuata, con dettagli sui competitor e sui potenziali clienti.
    • La strategia di marketing e di vendita: in che modo si intenderà promuovere e vendere il prodotto o il servizio? Quali canali verranno utilizzati?
    • Il modello di business: i guadagni della startup arriveranno dalle vendite dirette? Da formule di abbonamento? Da quali altri modelli?
    • La struttura aziendale: una parte molto importante del business plan è quella rappresentata dalla panoramica del team e delle responsabilità-chiave di ciascuno dei suoi membri.
    • Le proiezioni finanziarie: quali saranno le previsioni stimate dei ricavi, dei costi e dei profitti per i primi anni di attività?

    La costruzione del team giusto

    Una delle chiavi per il successo di una startup è avere un team forte e motivato. Qualora al vertice della startup ci sia un solo fondatore, sarà comunque fondamentale che si circondi di persone che ne condividono la visione e che possano apportare competenze complementari.

    Ecco qualche elemento-chiave di questa fase del percorso.

    • Le competenze: idealmente, il team fondatore dovrebbe coprire le aree critiche dell’azienda, come lo sviluppo del prodotto, il marketing, e la gestione finanziaria.
    • La cultura aziendale: è importante, fin dall’inizio, stabilire una cultura aziendale che favorisca la collaborazione e l’innovazione.
      Anche qualora il team sia di dimensioni contenute, stabilire valori chiari aiuterà a mantenere la coesione e a prendere decisioni coerenti con la visione a lungo termine.
    • La scelta dei soci: nel caso in cui vi siano dei co-fondatori, sarà fondamentale assicurarsi che, tra tutti i membri, si crei una compatibilità personale, oltre che professionale.

    La ricerca dei finanziamenti

    La maggior parte delle startup richiede un finanziamento iniziale per coprire i costi di sviluppo del prodotto, per il marketing e per le operation di base.

    Ecco alcune opzioni valide per la raccolta di fondi:

    • L’autofinanziamento: ciò che in gergo viene definito bootstrapping si verifica quando le prime attività vengono svolte con risparmi propri o somme di denaro prese in prestito dalla propria cerchia di conoscenze, più o meno strette.
      L’aspetto positivo di questo approccio è che si riesce a mantenere il controllo totale dell’azienda, ma può limitare le risorse disponibili.
    • Gli angel investor: investono in startup in cambio di quote di proprietà. Possono offrire capitale, così come consulenze e contatti.
    • I Venture Capital (VC): si tratta di società che investono in startup con un alto potenziale di crescita in cambio di partecipazioni azionarie. Rappresentano una soluzione ideale per le startup in fase di crescita avanzata, ma è richiesto un piano economico solido e un modello di business scalabile.
    • Crowdfunding: sono piattaforme che permettono di raccogliere fondi direttamente dal pubblico. È un ottimo modo per validare il prodotto e generare interesse prima del lancio ufficiale.

    Ogni tipo di finanziamento ha pro e contro, e la scelta dipende dalle esigenze specifiche della startup e di quanto si è disposti ad accettare la diluizione della proprietà.

    Lo sviluppo e il lancio del prodotto

    Una volta ottenuti i finanziamenti necessari e aver approntato un team che lavora in modo efficiente, si potrà passare alla fase di sviluppo del prodotto che, a seconda del settore, potrà consistere nella costruzione di un prototipo fisico, nello sviluppo di una piattaforma online o di un app. Ecco qualche consiglio:

    • Rilascio in più fasi: un approccio comune è il “soft launch” o lancio beta, che permette di raccogliere feedback dai primi utenti e apportare miglioramenti prima del live ufficiale.
    • Iterazione continua: è bene abituarsi al fatto che il prodotto non sarà mai “finito” ma va considerato, invece, come un work in progress che evolve costantemente con i progressi della tecnologia e con i feedback degli utilizzatori per migliorare le funzionalità, il design e l’usabilità.
    • Il focus sull’utente: al centro dello sviluppo deve esserci sempre lui e ogni decisione dovrà essere guidata dalle sue esigenze e da come sia possibile migliorare la sua esperienza.

    La definizione della strategia di marketing e di vendita

    Anche il miglior prodotto del mondo avrà difficoltà a decollare se non viene accompagnato da una strategia di marketing efficace.

    Pertanto, la definizione di un piano che stabilisca come attirare clienti e come convincerli a scegliere il prodotto o il servizio risulterà cruciale per il successo della startup.

    In questo contesto, rientra la creazione di un sito web professionale e ottimizzato in modo tale da essere ben indicizzato e posizionato sui motori di ricerca, come pure le attività promozionali sui social media, con gli influencer e con le digital PR, e mediante email e newsletter e campagne adv. Un ultimo, ma non meno importante passaggio, è la misura costante dei risultati.

    Conclusioni

    L’avvio di una startup richiede passione, ma anche pianificazione e strategia, che dovranno partire dall’idea iniziale, arrivare alla raccolta dei fondi e fino allo sviluppo e alla vendita, in una serie di passaggi fondamentali per costruire le basi di un’impresa solida e scalabile.

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